27.10.08

Sauna. Un breve commento a caldo.


La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso. (I.Svevo)

Terminata la visione del finlandese Sauna, uscendo lentamente dalla sala, rimane un'opprimente aura di deja-vu.
L'incedere lento della vicenda, la presenza di due personaggi così profondamente diversi e al contempo legati indissolubilmente tra loro, l'evoluzione provocata da un ambiente ostile, o forse la presenza di una stanza all'interno della quale i desideri più sofferti verranno esauditi, trasformano infatti una trama apparentemente originale in una versione oscura e malinconica di una delle maggiori opere cinematografiche mondiali.
Bel film, per carità, Antti-Jussi Annila dipinge una fiaba nera che involve in una spirale di angoscia e si deteriora lentamente - forse troppo - fino a mostrare un brevissimo ma sublime finale, ma la sensazione di una struttura già vista è troppo forte.

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