4.11.08

Frontiere(s). La nouvelle vague ai confini dell'inferno


Un enorme prova di forza.
Frontiere(s) (in Italia Frontier(s) - Ai confini dell'inferno) colpisce senza pietà il cinema mondiale e annichilisce ogni speranza di poter competere con quella Francia divenuta ormai la prima potenza mondiale in campo orrorifico.
Il film di Xavier Gens è un pugno allo stomaco, non il più violento e nemmeno il più irresistibile, ma è un colpo tirato con una passione per il genere carica di citazioni, a partire dalle macabre ambientazioni familiari di Non Aprite Quella Porta, passando per la claustrofobia di The Descent, le mutazioni cannibali de Le Colline Hanno Gli Occhi e tante altre. Esteticamente splendido, Frontiere(s) riprende il percorso iniziato da Alexandre Aja (Le Colline Hanno Gli Occhi, Mirrors) con Haute Tension (Alta Tensione) e che sembrava giunto all'apice con la perfezione visiva di A L'Interieur (Inside), riuscendo ad aggiungere alle atmosfere funebri e agli eccessi visivi una sceneggiatura sufficientemente solida, personaggi tridimensionali e richiami socio-politici fin troppo assenti negli ultimi anni.
Non è un film perfetto, non è nemmeno il più violento, ma tutti gli elementi che hanno reso grande il cinema horror sono qui presenti nelle giuste quantità e bilanciati egregiamente.
A me tanto è bastato per applaudire Xavier Gens.

2 commenti:

Eraserhead ha detto...

Oggi alla radio ho sentito la pubblicità del film in cui ne tessono le lodi in quanto a violenza e se non ho capito male si parlava anche di censura in alcuni paesi.Cavolo!
In una ipotetica classifica con Le colline... e Alta tensione come lo metteresti?
Mi rendo conto che questa è una domanda un pò alla Marzullo =)

san ha detto...

In quanto a violenza, siamo su ottimi livelli - chiaramente stiamo parlando di prodotti mainstream - e dubito verrà censurato anche solo per una questione di marketing: chi andrebbe mai a vedere un film idolatrato per la violenza e proiettato censored? Inoltre Gens ha dichiarato di non essere stato informato riguardo eventuali censure, sappiamo entrambi che spesso il regista è l'ultima ruota del carro soprattutto in termini di distribuzione, ma teoricamente confermerebbe che non dovrebbero esserci tagli.

Per quanto riguarda l'ipotetica classifica, la mia preferenza va alla regia di Aja, più matura e più originale, e nello specifico ad Alta Tensione - la mano di un certo Besson si sente parecchio -

I commenti con domande alla Marzullo sono proprio soddisfacenti ^^

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